È impossibile predire con esattezza il decorso della sclerosi multipla del paziente, tuttavia i primi cinque anni sono indicativi della manifestazione futura della malattia. Ciò si basa sul decorso della malattia nell’arco di tale periodo e sul tipo di malattia (a remissioni e ricorrenze o progressiva).Il grado di inabilità raggiunto alle pietre miliari di cinque e dieci anni viene considerato un affidabile premonitore del decorso futuro della malattia.In questo ambito le variabili sono comunque numerose: una vasta percentuale di persone affette da sclerosi multipla (il 45% circa) non viene gravemente invalidata dalla malattia e conduce una vita normale e produttiva; un rilevante gruppo (40%) diventa progressivo dopo qualche anno di remissioni e ricorrenze.I grafici mostrano, sopra, le percentuali di forme cliniche all’esordio della malattia e, sotto, le percentuali di disabilità acquisite dopo 10-20 anni dall’esordio.